Torna per la XXIII edizione Valfino al Canto, una delle più famose kermesse musicali dell’entroterra teramano e che porta ad Arsita il giusto mix tra tradizione e sperimentazione con un ricco calendario di appuntamenti, seminari sulle danze e le musiche popolari insieme ai laboratori di realizzazione artigianale di strumenti musicali.
Quindi aria di festa ad Arsita dal 9 all’11 agosto perchè gli organizzatori si sono impegnati nel rendere unico questo evento con l’ormai noto connubio di serio e faceto, in cui momenti di ascolto e riflessione convivono al fianco di divertimento e sfrenatezza.
Una tradizione che parte dalle modalità espressive di matrice contadina che incontrano la sperimentazione che porta alla armonizzazione di contesti delle differenti aree musicali e geografiche che ad Arsita, nei tre giorni di festa, vivono in un audace accostamento: dalla grancassa allo squillo argentino di una tromba, dal salterello alle musiche balcaniche!
Una energia trascinante che anima le tre giornate e riempie di allegria le vie del borgo con squadre di suonatori itineranti e che danno vita a cortei in cui i suonatori senza palco danno il ritmo agli spettatori tutt’intorno.
Come da tradizione per Valfino al Canto torna anche il sodalizio con la Sagra del Coatto, antico piatto pastorale a base di carne di pecora bollita con particolari erbe aromatiche, tipico di Arsita. Ma non solo coatto, perchè lungo la “via del gusto” vengono allestiti punti di assaggio e vendita di specialità di produzione locale.
Ad aprire la manifestazione musicale e gastronomica è la folle processione della Santa Flurjì, che in dialetto arsitano significa “fiorire”, alle ore 21 del 9 agosto, la santa, frutto dell’immaginazione degli organizzatori, che nel corso degli anni è stata assunta come protettrice della festa, dei suonatori e di tutte le fioriture.
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