Arte e Cultura

Cellino Attanasio (TE)

Il borgo fortificato di Cellino Attanasio conserva ancora un tratto di mura costruito dalla potente famiglia Acquaviva nella seconda metà del XV sec. Le due torri cilindriche, un torrione e una torre di fiancheggiamento, si distinguono per altezza e planimetria dalle torri costruite in precedenza, infatti a qui il campanile della Chiesa di Santa Maria la Nova risulta inglobare una torre della precedente fortificazione e una seconda torre è visibile invece nell’abside della Chiesa di S. Francesco.

Arrivando al paese dalla pianura del Vomano, si notano le buche pontaie presenti nella muratura in laterizio del torrione che costituisce l’angolo delle mura (bastione d’angolo) nonché una feritoia e le caditoie nella parte alta.

La torre di fiancheggiamento, sempre cilindrica, è chiamata così perché nella posizione fiancheggia le mura e quindi la funzione di difesa delle mura stesse collegandosi direttamente ad esse.

Il borgo di Cellino Attanasio era tenuto in grande considerazione dalla famiglia Acquaviva perché offriva un’ottima difesa ed è proprio per questo che Giosia d’Acquaviva scelse il paese per difendersi dall’attacco di Matteo di Capua, che era al servizio del re di Napoli e che assediò Teramo e il territorio limitrofo.

Era il 1462, data fondamentale nella storia del borgo. Giosia d’Acquaviva trovò la morte proprio a Cellino che resistette a punto tale da arrendersi solo dopo peste e carestia.